Professionisti vs Appassionati

... argomenti per la massima qualità di riproduzione audio.
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linomatz
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Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

Abbastanza spesso mi capita di pormi questo quesito, ma un professionista,
ovvero uno che campa con queste nostre cose, ci capisce di piu' di un appassionato vero e magari di lunga data?

Mi spiego meglio, uno che alla sera deve chiudere i conti quanta parte del giorno dedica alla ricerca,
alla liberazione della fantasia, al bisogno di crescere e di innovare verso un prodotto migliore?

I commercianti per definizione non aggiungono ne' tolgono nulla al prodotto, il loro fine e' il lucro da compravendita,
ma i costruttori di diffusori, di amplificatori, i tecnici di ripresa sonora, che evoluzione hanno dato al loro settore
... diciamo negli ultimi trentanni? mah ...

Il CD e' stata sicuramente un'innovazione che a spese della massima qualita' ha ottenuto la massima fruibilita'
e questo complessivamente non puo' che ritenersi un passo avanti, ma per il resto?

Un appassionato privo di certe preoccupazioni economiche sperimenta piu' di un professionista?
Quanti professionisti hanno ancora la passione che una volta li ha spinti a far diventare quello che era hobby oggi un lavoro?
Perche' molti di loro si sono rinchiusi in quelle quattro cosette che sanno e di li non muovono neanche a cannonate?

Mi piacerebbe davvero tanto che qualche professionista intervenisse in questo topic dicendo io ho sperimentato questa cosa,
funziona bene e l'ho inserita nella mia produzione ... ho capito questo e lo sto testando, ho avuto questa intuizione ... etc
Molti hanno realizzato per una vita una cosa sbagliata e non l'hanno mai capita perche' ...

beh, sarebbe veramente una cosa interessante ... e non vi preoccupate che qualcuno vi copi, chi copia la sa solo fino ad certo punto
e poi si potra' conoscere quello che dite ma non quello che solo voi sapete ... :D
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linomatz
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

ehm, a me di qualche grande novita', anzi rivoluzione, m'e' giunta voce ... se l'autore ne ha voglia ... intelligenti pauca ... :)
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linomatz
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

Per non parlare delle riviste ...
Stamattina ho pagato 5,50 euro per una rivista fatta con la carta del pane,
Audio Costruzioni, vecchia appena nata, con un nozionismo cantinaro anni settanta.
Ci mancano solo due pagine dedicate a come rifarsi in casa un carretto
inizio secolo scorso per attaccarci due muli da tiro irlandesi.

Casse da sfigato a forma di water rovesciato ... ma veramente c'e' gente che ancora ha
voglia di fare certe cose quando con 100euro ottieni subito mille volte di piu'?

ca**o ma c avete qualcosa di nuovo da proporre?

Adesso che vi sarete giocati ste quattro formulette che sapete a memoria e senza le
quali vi sentite persi ... che farete?

Non si deve parlare di come isolare l'ambiente d'ascolto dal vicino, queste e' roba
che interessa chi fa le discoteche o i periti della asl ...

Dell'ambiente di riproduzione , invece, cosa si dovrebbe dire e fare?
Perche' non ha senso parlare di ambiente e diffusori in modo separato?
Come si fa a tenere immune un sistema in banda di lavoro?
Cosa fare per non far dipendere un sistema dal gusto dell'ascoltare senno' non se ne esce piu'?
Perche' non ha senso per un appassionato evoluto non disporre ancora di un ambiente dedicato alla musica?
Perche' ancora dopo 50 anni si parla di crossover a 6dB?
Che fine fanno le emissioni spurie di un diffusore e l'emissione posteriore di un altoparlante dove va a morire?

Devo continuare?
Cominciate con questo va e vediamo che succede ... :toimonster:
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linomatz
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

chiunque voglia fare qualcosa deve cominciare dalla non invarianza del sistema, dal doppio evento spazio temporale, dalla non rappresentabilità dell'accadimento attraverso le misure.

due recchie un microfono: no buono!

robbetta facile, poi ci vuole capoccia con la sequenza, la congruenza, la modellizzazione a componenti perfetti, l'analisi della formazione della realtà a bassa velocità di trasmissione della perturbazione, l'ortogonalizzazione dei due eventi spazio temporali, l'equipollenza delle cause di errore, il confinamento inerziale dei tempi di esistenza, la formazione delle categorie di osservazione, la formulazione del giudizio di valore

et

la scopriuizione dell'inindagabile per definizione assiomatica: il rumore per suono correlato che balla sempre ad ordini di infinito.
Eh, qui c'e' bisogno di usare la guerriglia, come i Vietcong contro gli Americani ... una nuova informazione
che mina il nemico da sotto, una sorta di underground telematica ...
ehm, io qualcosetta la so, ma non significa niente, ne' e' una interrogazione, devi parlare tu ... comincia da dove vuoi tu, poche parole ...
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da admin »

linomatz ha scritto:Abbastanza spesso mi capita di pormi questo quesito, ma un professionista,
ovvero uno che campa con queste nostre cose, ci capisce di piu' di un appassionato vero e magari di lunga data?
Cominciamo da qui...

Per chi campa di queste cose, l'importante è campare, tutto il resto, ammesso che ci sia, viene comunque dopo!
Come in tutte le attività, bisogna confezionare un prodotto che venda, a prescindere che sia buono o cattivo.

Indipendentemente dalle intenzioni con cui si parte, il prodotto migliore sarà quello che vende di più e dove non si riesce a venderlo si interviene col marketing per convincere chi non lo apprezza che si sta sbagliando.
E cosa sono diventati i forum e le riviste se non strumenti dove infilare un po' di marketing appropriato?

La politica attuale dovrebbe farci riflettere un po' su come vanno le cose: l'uomo della strada non solo non ha più alcun potere ma soprattutto non conta più nulla e deve essere indirizzato a gradire e ritenere necessarie le scelte che fanno comodo all'estabilishment anche se queste danneggiano irreparabilmente il povero uomo comune.
Marco Rosanova

Dear Mister Fantasy play us a tune
Something to make us all happy
Do anything take us out of this gloom
Sing a song, play guitar, make it snappy
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da audiofan »

Il punto a mio parere non è tanto stabilire chi ne sappia di più: è verosimile che l'appassionato abbia in genere un entusiasmo e uno spirito di ricerca quasi sempre assente nel venditore, che è perlopiù assuefatto dalla frequentazione con questi oggetti e dai quali deve trarre un costante ricavo, non potendo preoccuparsi continuamente per la qualità del tal prodotto ma piuttosto di dare al cliente ciò che il cliente desidera.

Il fatto è che se anche esistesse una figura di venditore/appassionato/sperimentatore (e credo che, benchè rara, esista), egli non potrebbe comunque divulgare apertamente le sue convinzioni, pena il ridimensionamento o addirittura la cessazione della sua attività.
La conoscenza, così come più in generale la cultura tutta, non è mai stata ad appannaggio della massa. L'audiofilo mediamente vuole sapere ciò che gli fa comodo, ama circondarsi di mitologia più che di realtà, si fida senza verificare nella certezza di lenire la sua insicurezza. In tal senso non biasimo più di tanto il venditore o il recensore che fanno dell'imbonimento uno strumento di lavoro, è semmai l'utenza che a loro si rivolge che andrebbe rieducata all'ascolto dal vivo e di conseguenza a capire cosa pretendere da un impianto di riproduzione.

L'ing. Russo diceva opportunamente che se ognuno di noi capisse di poter arrivare alle giuste conclusioni senza l'intervento esterno, ovviamente attraverso un ideale percorso di apprendimento e crescita, non ci sarebbe più la necessità di leggere riviste o di rivolgersi ai negozianti. Il venditore tornerebbe a svolgere la sua fisiologica funzione di fornitore di merci, probabilmente preoccupandosi però di scremare fortemente un offerta che altrimenti rimarrebbe invenduta.

Il quesito che io mi porrei è dunque: esiste una figura professionale sufficientemente disinteressata che si può far carico di instillare una coscienza nuova nell'appassionato?
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linomatz
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

audiofan ha scritto: Il quesito che io mi porrei è dunque: esiste una figura professionale sufficientemente disinteressata che si può far carico di instillare una coscienza nuova nell'appassionato?
No, anche perche' per molti versi e' una contraddizione in termini, un ossimoro.
Un professionista e' comunque una persona interessata e rimane difficile fare dei distinguo.
A volte i professionisti, quelli bravi, creano nuove necessita' (spesso false) nel potenziale cliente che e' cosa
ben diversa da una coscienza nuova, il fine rimane la vendita del nuovo oggetto del desiderio.

La conoscenza e' un percorso personale che a volte e' preferibile attinga dal caos totale.

I luoghi di discussione pubblica, come usenet prima ed i forum dopo, nella prima fase della loro presenza
hanno mostrato parecchi punti a favore di una conoscenza più aperta, diffusa e senza interessi particolari.
Uno sharing di nozioni ed intuizioni, di pratiche o sperimentazioni, di esperienze e di coscienze
che portava ad una certa maturazione del frequentatore o apertura di pensiero.

Ahimè le cose sono cambiate, anche abbastanza celermente, purtroppo questi luoghi
sono stati fortemente contaminati ed impestati da interessi economici esterni che li hanno
pian piano trasformati in veri e propri veicoli di informazione faziosa o di propaganda.

Con epidauro stesso mi sono visto costretto ad una sorta di ibernazione del forum,
in attesa, forse, di frequentatori piu' consoni. Ma la vedo dura, il tempo passa ed in assenza di
una generazione di ricambio mancano anche i presupposti.
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

Al Top Audio 2012 ho incontrato Giampiero Matarazzo direttore di Audio Costruzione.
Beh, ci siamo salutati in modo cordiale, almeno nell'apparenza.
Che dire, gli ho confermato quanto espresso qualche post più sopra anche se gli
ho riconosciuto il merito di essere una rivista senza pubblicità, ovvero molto poca.
La libertà di espressione è un bene prezioso che va tutelato sempre, anche a costo
di qualche sacrificio economico e di qualche nemico in più ...
(... e non basta scrivere per comunicare "tra le righe", è un modo di fare poco trasparente nei riguardi
del lettore pagante ed al tempo stesso ipocrita verso questo o quel produttore).

Pero', ahimè, il discorso continua a rimanere lo stesso, si è sempre troppo legati ai tecnicismi della misurazione
manco ce l'avessa data o fatta il Padre Eterno in persona, e si continua a non distinguere
l'amplificazione sonora dalla riproduzione musicale in cui i momenti di rappresentazione
sono due e si deve fare in modo che il secondo non massacri troppo il primo ...

Faccio una riflessione semplice, ma se al Top Audio 2012 io mi trovo di fronte ad aziende
che vantano l'ultimo modello di altoparlante e aziende che usano altoparlanti vecchi anche
di 50 anni preferendoli apertamente a quelli di ultima generazione ... io credo che
qualcosa in questo mondo non quadri, o in 50 anni c'e' stata solo finta od apparente evoluzione
o evidentemente si è agito su argomenti o parametri che non cambiano il risultato più di tanto
(stesso ragionamento vale per gli amplificatori). Insomma, qualche cazzata s'e' fatta, non vi pare?

Non è il caso di cominciare a mettersi un po' in discussione ed aprire a qualche pensiero nuovo?
Non importa che ancora non ci siano misurazioni a sostegno, anzi, meglio che sia proprio cosi'.
E mettere in conto anche che certe misurazioni potrebbero non esserci mai.
Lasciamo spazio alla fantasia, alla follia, all'essere visionari ... non potremo che migliorare tutti
unitamente alle cose che facciamo che sono sempre l'espressione di quello che siamo.
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luca62
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da luca62 »

Io sono un appassionato medio... do molta più importanza alla musica che alle apparecchiature,
anche se capisco essere fondamentali... Ma trovo che si parli ancora troppo poco, nelle riviste in genere,
di ambiente d'ascolto, come agire, dove, con cosa.. Sarà che è un problema molto complesso, ma senza
il quale le meccaniche lasciano il tempo che trovano... Ben vengano, quindi, siti come Epidauro,
dove se ne parla in abbondanza.
Luca M.
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da linomatz »

La tematica dell'ambiente e' solo uno degli argomenti poco o male trattati.
Purtroppo le riviste sono strumenti di mercato e sostengono solo cio' che e' vendibile.
Un diffusore e' valido quando vendibile, metterlo in condizione di lavorare meglio
è invece solo fissazione per pochi impallinati ... :shock:
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sazo
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Re: Professionisti vs Appassionati

Messaggio da sazo »

Ciao Lino,
il suono di un po' tutte le apparecchiature, i diffusori sono i più eclatanti visti i costi proposti da alcuni costruttori ma soprattutto il "non suono" di alcuni di essi, si è "globalizzato"; suona tutto uguale, insulso. E questo non accade da pochi anni ma è stata una lenta marcia verso quello che ora ci troviamo di fronte...purtroppo (per loro) finchè non capiranno, che non deve essere il diffusore o l'ampli a suonare (o meglio quelli c'entrano come mezzi "sistemati" in condizioni da gara ;) ), bensì lo strumento musicale inciso sul disco si sbatterà sempre la testa su un bel muro. Ma pare che alla comunità audiofila non gliene importi nulla continuando imperterriti sulla stessa strada , la conseguenza logica è che il piccolissimo mercato che ci riguarda agisce in base alle richieste. E il risultato è il TAV 2012....
Sante Zocca.
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